Caro Fabio, e cari amici sambenedettesi, francamente non capisco questa reazione stizzita alla mia proposta di portare anche in Ascoli uno sportello dell’agenzia delle entrate. Ma chi ha mai detto che i due uffici si elidono e non possono coisistere! Anzi, San Benedetto deve conservare il suo, e magari chiederne il potenziamento. Ma è anche giusto, che in questo momento storico, di grave crisi socio/economica per l’entroterra, alcuni servizi siano più prossimi, anche territorialmente, alle esigenze dei propri abitanti.
Vedi Fabio, chi mi conosce sa benissimo che non amo i campanilismi, e credo che anche tu convieni con me, che proprio i “campanili” sono una delle cause della mancata crescita della nostra provincia. Tanto più, non mi ascrivo alla schiera dei “derbysti” della sanità. L’unico derby che mi appassiona, da tifoso milanista quale sono, è quello calcistico con l’Inter. Se poi vogliamo vedere quanto ho fatto in questi anni, e tante volte lo abbiamo fatto anche insieme, per la città di San Benedetto, basta dare una vista agli atti. E infine, voglio rassicurarti: mai come adesso, sono stato “politicamente“ così tranquillo, perché il consenso non intendo assolutamente inseguirlo in questo modo, cioè con battaglie di campanile, ma cercando di aiutare i miei conterranei “Piceni” ( Ascoli, San Benedetto e dintorni) garantendogli tutti i servizi che meritano. Ed allora, cerchiamo di affrontare tutti insieme i problemi della nostra bistrattata provincia, poi…, politicamente, chi ha più lana la tesse!