Approvata oggi, in Consiglio regionale delle Marche, la legge che intende tutelare il diritto dei professionisti a vedersi riconosciuto il diritto all’Equo compenso, inteso quale compenso che deve essere necessariamente proporzionato alla quantità, alla qualità, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione resa, oltre che ai parametri applicabili alle specifiche professioni.
Si ripara così, seppur parzialmente, e in ritardo, al Vulnus aperto dalla legge Bersani, che anni fa’ abrogò l’obbligo di applicare i minimi tariffari, con la conseguenza che, da lì in avanti, molte amministrazioni pubbliche hanno sempre previsti compensi non correttamente parametrati alla qualità e quantità delle prestazioni richieste. Si recupera così “un tantino” della nostra dignità professionale.
Entro 60 giorni approveremo il regolamento che definirà i parametri a cui le PA dovranno riferirsi per determinare l’ equo compenso.