Chi è che non crede alla cultura quale veicolo di promozione di Ascoli?

Se il legame che fin’ora ha unito il Professor Papetti e la Città di Ascoli è stato forte, in futuro dovrà esserlo ancora di più. Ho scelto con convinzione all’inizio del mio primo mandato da Sindaco di credere ed investire nella cultura e nell’arte, come strumento di promozione, rilancio e sviluppo della Città. Per realizzare gli obiettivi prefissati, insieme all’Assessore Antonini, ci affidammo ad un professionista del settore, uno che negli anni ha sempre dimostrato particolare attenzione alla nostra Città, fino ad inserirla nei maggiori circuiti culturali nazionali e internazionali.
Dopo venti anni, molteplici sono stati i traguardi raggiunti, grazie alla lungimiranza e alla professionalità del Prof. Papetti: Ascoli è stata capace di trasformarsi da semplice città capoluogo di Provincia a leader culturale per un vastissimo territorio dell’Italia Centrale. Un vero e proprio modello per la gestione dei Musei cittadini e per la tutela e valorizzazione delle nostre opere. Considerate le sempre minori risorse economiche a disposizione e le numerose nuove emergenze che i Comuni dovranno affrontare in futuro, il “modello Ascoli”, nato nel 2000, sarà sicuramente un riferimento per tutti.
Pensare oggi che il Prof. Papetti possa, con la sua esperienza e pragmaticità, interrompere o addirittura abbandonare il proprio percorso di ricerca, studio e promozione con il nostro territorio è assolutamente folle. Chiunque amministrerà prossimamente la nostra Città credo che non possa far altro, con assoluta convinzione, di bussare nuovamente alla porta del Professore per rinnovare e magari implementare la ormai storica e indispensabile collaborazione con uno fra i più qualificati esperti d’arte che abbiamo in Italia.