Brevi riflessioni, per chi, Consigliere Regionale, non ha ancora capito dove stanno le differenze.
In una democrazia rappresentativa “essere opposizione” può significare due aspetti ben distinti fra loro:
- Il primo, quello più generale ed ovvio, è che non si condivide affatto il programma politico della maggioranza e si cerca di contrastarlo in ogni modo;
- Il secondo invece è quello di mettere in evidenza la propria identità, la propria visione del mondo, i propri valori e contrapporli a quelli di chi governa.
Nelle aule parlamentari, così come in quelle dell’Assemblea regionale, la maggioranza governa anche con la forza dei numeri, mentre l’opposizione, senza tale forza, cerca di contrastare chi governa proponendo nuove idee e progetti, e qualche volta, ricorrendo ad una prassi legittima qual è “l’ostruzionismo”.
Ed allora, se l’opposizione decide nel corso di una seduta di abbandonare l’aula consiliare, non sarà certamente un consigliere di maggioranza a dire come e quando interrompere la discussione ed uscire dall’Aula. Piaccia, o no, questo è democrazia e come tale, l’opposizione ha anche il compito di fare un “sano e robusto” ostruzionismo, mettendo in evidenzia tutte le difficoltà della maggioranza .
Questi modi, non sono né “sceneggiate” né “buffonate”, come qualcuno vorrebbe far credere, ma servono a una democrazia per far emergere le contraddizioni e le divisioni di chi governa.
Questo è quanto accaduto nell’ultimo Consiglio Regionale, allorché la maggioranza, leggi PD, è andata a dir poco in confusione nel corso della discussione della proposta di legge sul riordino del Sistema sanitario regionale.
La dimostrazione sono le odierne dichiarazioni del Presidente della Commissione Sanità Volpini che ha fotografato con chiarezza la frammentazione e la mancanza di compattezza e quindi anche di guida politica della maggioranza, costretta a navigare a vista nel mare in tempesta delle diatribe interne al PD.
E l’opposizione, non potendo fare altro, perché non a conoscenza degli atti, ha stigmatizzato tale situazione uscendo dall’aula, non prima d’aver ascoltato non meno di tre interventi sul tema, da parte di altrettanti consiglieri della maggioranza!
Se questa è stata una “buffonata”, come qualcuno ha detto… allora la democrazia è una barzelletta!